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Domenica 09 Ottobre 2022
Attentato terroristico alla sinagoga, muore bambino di 2 anni, 37 feriti
Il 9 ottobre 1982 a Roma alla Sinagoga, al termine della cerimonia per la ''maggiore età religiosa'', la cerimonia che segna il passaggio all'età adulta dei piccoli membri della comunità israelitica, un commando di quattro persone entra in azione tirando bombe alle due entrate del tempio e sparando colpi di mitraglietta per coprirsi la fuga .Viene ucciso Stefano Taché, un bimbo di due anni, mentre suo fratello Gadiel rimane ferito gravemente ma si salva e altre 36 persone sono ferite. E' il più sanguinoso degli attentati contro una comunità ebraica in Italia. Il 12 ottobre, quattro giorni dopo l'orrore, si svolgono nel silenzio più assoluto i funerali di Stefano Taché. Tantissimi romani seguono quella piccola bara bianca davanti alla quale si abbracciano l'allora rabbino capo di Roma Elio Toaff e il presidente della Repubblica Sandro Pertini. Dopo che la bara raggiunge il cimitero ebraico del Verano un corteo di ottomila giovani ebrei sfilerà per le vie del centro. Ad aprirlo un solo slogan: ''Esistere, vivere, convivere''. Per quell'attacco terroristico, per quell'azione di guerra messa in atto contro persone inermi nel 1989 sarà condannato all' ergastolo in contumacia il palestinese, Abdel Al Zomar, ex presidente del gruppo universitario degli studenti palestinesi in Italia ,accusato di aver organizzato il massacro per conto di una fazione del gruppo capeggiato da Abu Nidal.
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